lunedì 19 gennaio 2015

Today...MLK day!


Il Martin Luther King Day è una festività nazionale statunitense in onore dell'attivista e Premio Nobel per la pace Martin Luther King (15 gennaio 1929 – 4 aprile 1968 ) che si celebra il terzo lunedì di gennaio, un giorno vicino cioè al 15 gennaio, giorno della sua nascita. 
Pochi giorni dopo la morte di Martin Luther King John Conyers propose un giorno in suo onore, una festività, ma la proposta non venne accolta. Conyers e Shirley Chisholm proposero ad ogni seduta del congresso tale idea, per 15 anni consecutivi, e fra i vari tentativi quello del 1979 quando superata la camera venne bocciata al senato. 
A partire dal 1978 si organizzarono delle marce in favore del festeggiamento del leader dei diritti civili. Lo stato della California divenne il terzo stato a festeggiare l'evento. Nel 1980 parteciparono 100.000 persone alla marcia per chiedere che la festività venisse riconosciuta legalmente. Fra i sostenitori della festività Strom Thurmon che ostacolò il pastore in vita, affermando che tale atto era dovuto per rispetto alla persona. 
Nel 1983 con 338 voti contro 90 alla camera e 78 contro 22 al senato divenne legge. Il Presidente Ronald Reagan firmò l'istituzione della festa nazionale per commemorare Martin Luther King, che veniva celebrata il terzo lunedì di gennaio. 
Fu osservato per la prima volta il 20 gennaio 1986. Non tutti i 50 Stati però riconobbero subito questa festività, e alcuni la celebravano con nomi diversi. Alla fine del 1992 erano due gli stati che ancora non celebravano tale ricorrenza: Arizona e il New Hampshire. Il New Hampshire in realtà festeggiava la ricorrenza con il nome di Civil Right Days e nel 1999 cambierà nome uniformandosi agli altri stati; diversa invece la situazione nell'Arizona dove non vi era alcuna ricorrenza similare. 
Il 18 gennaio 1993 il Martin Luther King Day venne celebrato per la prima volta in tutti gli stati degli USA.

Il MLK Day è un giorno completamente dedicato alla memoria dell’attivista di Atlanta, con i fatti, più che con le parole. Difficilmente, infatti, capiterà di vedere cittadini statunitensi godersi il giorno di relax, alzandosi tardi e dedicandosi a oziose attività: è la giornata nella quale ciascuno ha il dovere di rispondere al quesito che King lanciò (“Cosa stai facendo per gli altri?”) e attivamente mettersi a disposizione della comunità per arginarne i problemi e contribuire, così, a rendere la nazione migliore. Persone di ogni età aderiscono pertanto a uno dei tanti progetti che sono proposti: non sarà assolutamente improbabile vedere in una giornata di festa bambini e anziani darsi da fare insieme per raggiungere un obiettivo comune nel settore della cultura o dei servizi sociali. Sono molti i newyorchesi, ad esempio, che – recependo gli inviti di King per la difesa dei diritti anche degli “ultimi” della società – si mettono a disposizione volontariamente per contrastare la piaga della fame e della scarsezza di cibo fra le fasce più povere della popolazione, distribuendo alimentari e raccogliendo fondi.

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